Primo tentativo...

... 6 luglio 2016... inutile dirvi che quella notte non ho proprio dormito! Desidero però raccontarvi anche come sono arrivata a quel giorno. Mettendola sul semplice e pratico, bisogna preparare il terreno di coltura per un'eventuale gravidanza. Mettendola sullo scientifico semplice, si assumono degli ormoni, affinché le ovaie prima e l'utero dopo, siano preparati a produrre ovociti di qualità e un endometrio atto poi ad ospitare l'impianto dell'embrione.
La preparazione inizia con il secondo giorno di mestruazione, e benché ci siano diversi medicinali, a me è stato prescritto il MEROPUR in fiale, che mi sono dovuta iniettare per circa 14 giorni sulla pancia. Ad una settimana circa dall'inizio delle punture, contemporaneamente, si fanno dei monitoraggi (un capitolo a parte meriterebbero le attese più o meno lunghe durante questi step, perchè, almeno per noi, in alcuni casi sono state davvero esilaranti per la condivisione, a volte davvero strana, avuta con alcune altre coppie! ma ve ne parlerò più avanti...), ovvero delle ecografie transvaginali per verificare la produzione di follicoli utili poi a dar vita agli ovociti. Una volta stabilito dalle dottoresse che i follicoli sono sufficientemente maturi da far scoppiare, viene prescritto un medicinale che simula l'ovulazione e dopo 36 ore circa, si procede alla tecnica stabilita, nel nostro caso una IUI.
Alle 9 del mattino le biologhe hanno prelevato mio marito, ma non per dargli una mano eh! :D Semplicemente per fornire il seminale. Fatto questo c'è bisogno di un'attesa di due ore per la lavorazione dello sperma, che consiste nella selezione degli spermatozoi migliori e nell'eliminazione del liquido seminale ed eventuali scorie. Dopo questo passaggio, lo sperma utile viene tenuto in coltura a 37°, cioè la temperatura corporea che ne consente la sopravvivenza. Trascorso questo tempo, una dottoressa, con l'aiuto di una biologa e mediante un piccolo catetere, hanno provveduto ad immettere direttamente nel mio utero gli spermini di mio marito per ottimizzare un'eventuale fecondazione.
Dopo 15 minuti di riposo sul lettino ginecologico, sono passata dallo studio della dottoressa che ha provveduto alle dimissioni, trattandosi questa pratica di un day hospital. Durante il colloquio mi sono stati prescritti altri medicinali ed ormoni che, come vi dicevo prima, servono alla preparazione dell'endometrio per l'eventuale impianto della gravidanza. La cura e l'attesa (snervante assai!), durano 14 giorni, passati i quali si procede al test di gravidanza sul sangue, il dosaggio dell'ormone Beta HCG che è il primo rivelatore di gravidanza.
Inutile dirvi che quei 14 giorni sono stati lunghi e pesanti, perchè bisogna stare a riposo le prime 72 ore e poi fare una vita abbastanza normale. Il problema è che la mia vita normale di luglio consiste in 18 ore di lavoro in piedi... Pertanto capirete che starmene in casa quasi sempre da sola, con l'unica compagnia di cane e gatto, è stato davvero difficile. Questo anche perché il progesterone che si assume in quei giorni porta con sè tutta la sintomatologia di una gravidanza...
La cosa più difficile è stata poi arrivare al 21 luglio, procedere ai prelievi per le Beta, ed avere un negativo...
